FERROVIA DIAKOPTO-KALAVRITA
In questo articolo voglio parlare della bellissima ferrovia a scartamento ridotto Diakoptò-Kalavrita.
Diakoptò (o Diakoftò) è stata la prima località in cui ho soggiornato in Grecia (era il 1989) e in seguito ci sono stato altre due volte.
La località si trova sul golfo di Corinto, più o meno a metà strada tra Patrasso e Corinto, ed è un tranquillo paese di mare dove molti greci hanno costruito una seconda casa per godersi la villeggiatura con le loro famiglie.
La decisione di costruire la linea ferroviaria che la collega al paese di montagna di Kalavrita fu presa, sul finire dell’800 dal Primo Ministro Greco Charilaos Trikoupis.
La sua idea era quella di costruire una rete di treni locali che partissero da punti situati sulla rete ferroviaria principale del paese, in modo da fornire un collegamento con le località interne.
All’epoca la Grecia era un paese molto povero, in cui moltissimi paesi montani non avevano nemmeno una strada per essere raggiunti.
Trikoupis voleva costruire queste linee con binari a scartamento ridotto, con solo 75 cm. di larghezza, perché questa soluzione consentiva di far viaggiare piccoli treni, adatti per un paese montuoso come la Grecia e economici da costruirsi.
I lavori iniziarono nel 1889 e l’inaugurazione avvenne il 10 Marzo 1896.
La scelta di costruire una ferrovia, anziché una normale strada, fu dettata dal costo di costruzione stimato leggermente inferiore (1.000.000 di dracme anziché un 1.100.000) ma soprattutto perché il costo per far viaggiare persone e merci sarebbe poi stato assai inferiore.
In realtà la ferrovia alla fine costò 3.500.000 di dracme, quindi non solo fu abbandonato il proposito di prolungarla fino a Tripoli (90 km.) ma questo decretò la fine del progetto di Trikoupis di collegare i centri interni del paese con ferrovie a scartamento ridotto.
La ferrovia fu realizzata dalla società ferroviaria Pireo, Atene e Peloponneso (SPAP), che si avvalse della collaborazione della società francese Aton che ne curò anche il progetto. Per la realizzazione fu utilizzata anche manovalanza italiana, esperta per aver già realizzato linee ferroviarie sulle Alpi.
Le prime 5 locomotive, costruite dallo stabilimento di Cail a Parigi, erano a vapore. Una di queste si trova a Kalavrita in buone condizioni e viene occasionalmente utilizzata per treni storici, mentre un’altra è esposta alla stazione di Diakoftò.
Nel 1958 vennero acquistati tre convogli elettrici sempre di produzione francese della Billard, tuttavia l’elettrificazione della linea non fu mai realizzata e per utilizzarli questi furono dotati di un modulo generatore diesel che veniva posto in composizione al centro di due mezzi di trazione.
Nel 1967 furono acquistate altre tre locomotive similari prodotte dalla Decauville.
Tra il 2007 e il 2009 sono stati eseguiti dei lavori di rinnovamento e la ferrovia, temporaneamente chiusa, ha riaperto nel 2009, con la dotazione dei nuovi treni diesel-elettrici Stadler.
Il viaggio con questo treno è veramente spettacolare. La ferrovia si arrampica sui monti di fianco alla ripida e stretta gola scavata dal fiume Vouraikos ed è talmente ben inserita nel paesaggio naturale che sembra essere lì da sempre.
Capita di entrare in strette gallerie, per poi uscirne e trovarsi su piccoli ponticelli a picco sulla gola, e poi rientrare di nuovo in gallerie aperte su un lato da cui si può ammirare il paesaggio.
Nei tratti più ripidi viene azionata la cremagliera (da cui il nome “odontodotos”, ossia dentata, con cui è nota questa ferrovia).
In totale la ferrovia è lunga 22,3 km e sale dal livello del mare fino alla quota di 720 metri.
I tratti dotati di cremagliera coprono una lunghezza di 3,8 km, nei quali si riesce a superare una pendenza massima del 175 per mille.
Con i vecchi convogli con i quali ho viaggiato io, malgrado i posti a sedere nelle piccole carrozze fossero ben pochi, esisteva anche una prima e seconda classe, la cui unica differenza era la posizione rispetto ai finestrini, con i nuovi non saprei dire.
L’arrivo è a Kalavrita, un bel paesino di montagna con case di pietra, famoso per essere stato il luogo dove, nel 1821, è scoppiata la rivolta contro i Turchi che portò poi all’indipendenza della Grecia e, purtroppo, anche per il massacro compiuto il 13/12/1943 dalle truppe tedesche che, per rappresaglia all'uccisione di 81 loro soldati, ne fucilarono 696 cittadini.
Se ci andate non dovete mancare di visitare i bei monasteri di Megalo Spileo, Agia Lavra e Makellaria, e la bella grotta dei laghi, con i laghi sotterranei, che si trova a 15-20 km a Sud del paese.
Il biglietto della ferrovia è piuttosto caro, sulla ventina di euro per andata e ritorno, ma ne vale assolutamente la pena. Vi consiglio di comprarlo uno o due giorni prima o di prenotarlo, perché il treno è molto piccolo, e ci sono pochi posti, quindi viene esaurito rapidamente.